Il caso di oggi riguarda il sistema centrale di gestione di una grande catena di negozi, con numerosi punti vendita. In seguito ad un violento temporale il suddetto sistema si è fermato ed ha mostrato un errore. Sono intervenuti i tecnici hardware che hanno individuato diversi dischi guasti e li hanno sostituiti. Purtroppo però le 10 macchine virtuali sono rimaste inaccessibili, incluso il sistema SAP, le email, l’interfaccia web e altri moduli.
Il nostro lavoro non si è prospettato semplice: 33 HDD da 1 TB distribuiti in numerose LUN è uno spazio enorme da ricostruire.
Comunque non ci siamo persi d’animo e, come sempre, la pazienza e la conoscenza sono stati i nostri compagni di lavoro. Dopo aver risolto gli errori delle singole unità e dopo aver effettuato l’analisi con l’editor esadecimale abbiamo riscontrato ancora delle irregolarità nella rotazione di parità, scoprendo che mancavano dei dischi e che addirittura alcuni erano stati scambiati. I tecnici della azienda ci hanno spiegato che sul sistema erano intervenuti in molti e che era stata fatta molta confusione, questa ha fatto sì che si verificassero tutti questi inconvenienti.
Il recupero di dati pero non si limitava alla ricostruzione del RAID, ma anche al recupero dati del sistema VMware e al test delle macchine virtuali.
Presto abbiamo scoperto che il sistema di virtualizzazione era il 4.1, con un limite di spazio massimo per disco di 2 TB. Una volta avviato il recupero delle singole macchine virtuali si è presentato il problema dei dischi virtuali che erano esterni al datastore, con i file VMDK della stessa macchina posizionati in propri datastore, in modo da poter collegare più unita da 2 TB a una singola VM.
Inoltre l’uso delle snapshot di VMware aveva creato molti file “delta”; questo complicava ulteriormente la situazione.
Grazie alle nostre conoscenze approfondite di VMware siamo riusciti ad avere accesso alle singole datastore e avviare un recupero di dati, processo che ha permesso di svuotare lo storage insicuro riunendo i dati al interno dei nostri datastore temporanei.
Al termine del lavoro si è presentato il problema di come fornire i dati al cliente di un volume così importante e delicato. Abbiamo quindi deciso di creare un datastore iSCSI con un server HP in grado di ospitare i dati recuperati di svariati TB, offrendo allo stesso tempo al cliente la massima comodità in fase di ripartenza.
Abbiamo recuperato uno storage davvero importante e di complessità notevole, soddisfacendo pienamente le aspettative del cliente.