In questo articolo parliamo di recuperare i dati hard disk.
L’head crash è il danno più grave di un hard disk e compromette sicuramente il recupero dei dati. Il contatto tra la testina e la superficie del disco è fatale e comporta, purtroppo, una sentenza definitiva: in un caso del genere recuperare i dati hard disk non è possibile.
Solitamente l’head crash si manifesta con un cerchio inciso nella superficie del disco.
In questa ultima foto, invece, abbiamo un caso estremo in cui l’hard disk è rimasto in movimento per molto tempo, eliminando dalla superficie dei piatti tutto lo strato magnetico fino al supporto in vetro sottostante.
Il disco rigido è costituito, in sostanza, da uno o più piatti in rotazione rapida, in vetro o alluminio, rivestiti di materiale ferromagnetico e da due testine per ogni disco (una per lato), le quali, durante il funzionamento in un certo senso “volano” alla distanza di poche decine di nanometri dalla superficie del disco rigido leggendo o scrivendo i dati. La testina rimane sollevata grazie dall’aria mossa dalla rotazione stessa dei dischi, la cui frequenza o velocità di rotazione può superare talvolta i 15.000 giri al minuto. Al giorno d’oggi i valori standard di rotazione sono 4.200, 5.400, 7.200, 10.000 e 15.000 giri al minuto.
Per recuperare i dati hard disk è fondamentale che tale strato sia ancora integro.